Una cima nel Vaud orientale
Informazioni sul tour
Il Miglior Periodo dell'Anno
Descrizione
Il villaggio di Gsteig, ai piedi dei passi Sanetsch e Col du Pillon, non ha il suo nome a caso: si dice che derivi dall'antico alto tedesco «staiga», che significa salita. I tempi dei trasportatori, quando questi passi avevano ancora importanza per il commercio, però sono finiti, e al Col du Pillon oggi c'è soprattutto turismo. La maggior parte dei visitatori si mette subito in fila alla stazione a monte della funivia per la zona Glacier-des-Diablerets. Chi invece comincia da qui la camminata non deve temere code. In meno di mezz'ora si raggiunge il Lac Retaud con il suo ristorante invitante. Al mattino però le porte sono ancora chiuse, perché il ristorante apre solo alle 10:30.
Il sentiero procede poi salendo con calma verso La Marnèche, poi attraverso l'alpe Isenau fino al Col des Andérets e lungo l'ampio dorsale nord della Palette fino alla cima. Una magnifica vista a 360 gradi ricompensa la salita: dal Col du Pillon ai picchi ghiacciati dei Diablerets, al profondo lago blu di Arnensee o oltre il villaggio Les Diablerets fino ai Dents du Midi. Chi ha paura del vuoto dovrebbe non avvicinarsi troppo al bordo sud della cima, che scende quasi a picco.
Dalla cima si ritorna dapprima per lo stesso percorso al Col des Andérets, poi sul lato est attorno alla Palette fino al Col de Voré. La discesa da questo passo è per brevi tratti abbastanza ripida e accidentata e richiede sicurezza nei passi. Al Lac Retaud si chiude il cerchio, e il ristorante è aperto, a meno che non sia un giorno di chiusura. Durante la sosta ristoratrice si può sognare ad occhi aperti, guardare di nuovo verso la cima della Palette o passeggiare tranquillamente intorno al lago. Si può prendersi il proprio tempo, il ritorno al Col du Pillon è presto fatto.