Tappa 3 del Kolumbansweg: Laufenburg – Koblenz
Informazioni sul tour
Il Miglior Periodo dell'Anno
Descrizione
Attrazioni e curiosità
Schwaderloch: Il fatto che questa zona fosse già abitata ai tempi di Colombano è attestato da un'iscrizione incisa nella pietra, che afferma che all'epoca dell'imperatore Valentiniano (364-375 d.C.) erano presenti fortificazioni romane per proteggersi dalle incursioni degli Alemanni. Questa iscrizione è stata trovata durante la costruzione della ferrovia. Sono ancora visibili alcune rovine.
Leibstadt-Bernau: Due attrazioni da visitare: la cappella di Loreto e la casa Rettich. La cappella di Loreto fu costruita a metà del XVII secolo e servì per anni come luogo di sepoltura della famiglia industriale Von Roll. La casa Rettich fu costruita nel 1697. La casa colonica, originariamente coperta di paglia, è stata restaurata nel 1997.
La nuvola di vapore della centrale nucleare di Leibstadt è inconfondibile. Un sesto del fabbisogno elettrico svizzero è coperto da questa centrale, che è visitabile.
A Full in passato un traghetto collegava le due sponde del Reno. Dopo il ritiro dei Romani intorno al 400, gli Alemanni presero il controllo e si insediarono qui mentre Colombano passava.
Interessante è anche il Museo militare svizzero di Full (situato direttamente sul percorso) e il Museo delle fortezze di Reuenthal, visitabili (da Full è necessario un breve tratto di salita fino a Reuenthal). Da lì parte un sentiero diretto per Koblenz. Reuenthal ha radici presso gli Elvezi, che occuparono questa zona intorno al 500 a.C. Dal 58 a.C. fino a circa il 400 d.C., con una breve interruzione dal 259 al 277 d.C. quando gli Alemanni vivevano qui, l'area fu occupata dai Romani. Gli Alemanni ripresero il controllo dopo il ritiro romano attraverso le Alpi.
Tra Ziegelhütte e Giriz si attraversa il fiume Aare e si arriva a Koblenz.
Koblenz, il villaggio delle quattro ponti alla confluenza di Reno e Aare, è una delle tappe odierne. La zona è abitata dall’epoca romana. A est di Koblenz sono conservate le fondamenta di una torre di guardia romana del 371 d.C.
Nel Reno un tempo c’era l’isola Judenäule, per lungo tempo l'unico luogo di sepoltura permesso agli ebrei in Svizzera e anche l’unico rifugio durante le frequenti persecuzioni. L’isola veniva regolarmente sommersa dalle acque durante le inondazioni.