Sopra il Napf verso gli Änzilochmannen
Informazioni sul tour
Il Miglior Periodo dell'Anno
Descrizione
Dopo l'arrivo con il bus BLS (solo la domenica) o in auto attraverso la valle tranquilla e allungata fino a Mettlenalp, inizia la salita al Napf seguendo il ruscello a sinistra. Fino quasi alla cima il sentiero ben tracciato e moderatamente ripido attraversa il bosco. Il Napf (1406 m) con hotel-ristorante, la vetta più alta della zona, offre una vista circolare unica. Segue la discesa sul sentiero escursionistico lucernese in direzione Hergiswil fino alla Wiggerehütte. Si attraversa il letto del sinuoso e a volte impetuoso Änziwigger e si procede verso Stächelegg. Il sentiero piacevole e leggermente in salita passa accanto alla Chrotthütte, attraverso la foresta di Änzi. Dall'Änziloch ci sono molte leggende e storie su spiriti buoni e cattivi. Quando durante i temporali si sente rumore nell'Änziloch non è il tuono, ma il rumore dei massi che cadono, che gli Änzilochmanne cercano invano di far rotolare sopra la Stächelegg. Poco prima di raggiungere la cresta appare all'improvviso la maestosa e quasi verticale parete della Stächeleggflue. Alla Stächelegg si può placare in modo originale fame e sete da Chrigu. Qui si può guardare con attenzione indietro nel suggestivo Änziloch. Sul sentiero naturale si torna facilmente al punto di partenza Mettlenalp. Chi vuole un percorso più corto può andare direttamente dal Napf alla Stächelegg. Il mistero di dove e quanto oro nasconde al suo interno il Napf non è stato svelato. Walter Gerber
Gli Enzilochmannen (uomini selvaggi) con rami di abete si basano sulla leggenda secondo cui nelle grotte dell'Änziloch nella regione del Napf abitano spiriti irrequieti che sono stati banditi lì come punizione per le loro malefatte. La leggenda li chiama anche i signori della valle. Quando minacciano tempeste e maltempo, si sente a distanza di ore dall'Änziloch un fragore e un tuono come se fossero sparati pesanti cannoni. Il rumore viene attribuito ai signori della valle che come punizione devono spingere massi enormi dal fondo della valle. Questi sfuggono continuamente alle loro mani nodose e ricadono con un terrificante fracasso nelle fenditure.