434 Col d'Anzana
Informazioni sul tour
Il Miglior Periodo dell'Anno
Descrizione
Il percorso inizia vicino al campo sportivo di Campascio. Da qui una stretta strada asfaltata conduce al villaggio di Cavaione, situato 800 metri più in alto, dove termina e si trasforma in un ottimo sentiero sterrato che conduce fino al rifugio Rifugio Anzana.
Da lì inizia il sentiero non troppo ripido che sale attraverso pascoli alpini fino al Col d'Anzana. Il piano colle offre un panorama fantastico ed è al contempo la linea di confine tra Svizzera e Italia. A parte i pastori di pecore, qui in alto si incontrano pochissime persone. Troppo lontano per il camminatore e poco attraente per l'alpinista. Quindi il territorio ideale per i biker.
La discesa inizia con un meraviglioso percorso panoramico lungo il fianco della montagna verso est. Il panorama si estende dal gruppo dell'Ortles alle Alpi Bergamasche e, in basso, alla valle del Valtellina. Larici solitari che qui crescono fino a oltre 2000 m s.l.m. costeggiano il sentiero che gradualmente si trasforma in una vecchia strada militare. Infinite serpentine con muri a secco conducono in discesa e chi costruì questi sentieri probabilmente non immaginava quanto piacere avrebbero poi dato ad altre persone. Dal villaggio di Lughina si può usare la nuova strada sterrata ben mantenuta oppure seguire il vecchio percorso con grandi basoli. Quest'ultimo è un vero piacere per chi ama la tecnica di guida. Negli ultimi 200-300 metri di dislivello ci sono molteplici sentieri che attraversano frutteti e vigneti fino a Tirano.
A Tirano vale la pena visitare la Basilica della Madonna (chiesa di pellegrinaggio) e il centro storico con i palazzi storici. Il ritorno a Campascio avviene principalmente su sentieri naturali e strade secondarie, superando circa 200 metri di dislivello. Degno di nota è il passaggio presso la chiesa di Santa Perpetua del XII secolo, costruita su un balcone naturale con vista su Tirano. Chi si lascia tentare da uno dei pregiati vini valtellinesi o vuole evitare la fatica dell’ultima salita può tornare in Valposchiavo con la Ferrovia retica.